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Tariffe agenzia americana
Thread poster: annalisa cattaneo
Riccardo Schiaffino
Riccardo Schiaffino  Identity Verified
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Disaccordo totale Oct 25, 2011

Gianluca Attoli wrote:

Se vogliamo essere realisti, nessuno fa lavorare un traduttore esordiente con zero esperienza e zero referenze a non dico 0,10, ma neanche a 0,05 EUR...
(ecc.)

Quando io non avevo esperienza alcuna (fresco di laurea e poi di naja), ormai ventisette anni fa, iniziai a fare il giro delle agenzie della mia città, trovando abbastanza presto i primi clienti. L'anno scorso ho iniziato a sgombrare la casa di mio papà, e ho trovato, tra le altre cose, il blocchetto con le mie primissime fatture. Tariffa: L. 10400 (del 1985) a cartella - calcolando l'interventuto aumento del costo della vita, è l'equivalente a circa 13 Euro a cartella o 0,06 euro a parola.

Altro punto: "nessuno è disposto a far lavorare traduttori esordienti che si presentano con tariffe di 0,10 o anche 0,05". Può darsi, in Italia (ma ne dubito: aziende serie ce ne sono anche lì). Ma nessuna azienda seria prende nemmeno in considerazione i traduttori che si svendono a 0,01 , 0,02 o simili: i loro curricula vengono direttamente cestinati.

E l'esperienza acquisita lavorando a certe tariffe e per certe agenzie è dannosa - nel senso che citare come referenze certe agenzie e certe persone è peggio che dichiarare di non avere esperienza: equivale a dichiarare che non solo non si ha alcuna esperienza di valore, ma che si è disposti a farsi sfruttare per due soldi.

Tra un traduttore che dichiara dieci anni di esperienza fatta presso certe agenzie, e un neolaureato di Trieste, scelgo senz'altro il secondo: se ancora non ha esperienza, meglio - ameno non ha fatto incetta di cattive abitudini.


 
Gianluca Attoli
Gianluca Attoli  Identity Verified
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... Oct 25, 2011

Riccardo Schiaffino wrote:

Gianluca Attoli wrote:

Se vogliamo essere realisti, nessuno fa lavorare un traduttore esordiente con zero esperienza e zero referenze a non dico 0,10, ma neanche a 0,05 EUR...
(ecc.)

Quando io non avevo esperienza alcuna (fresco di laurea e poi di naja), ormai ventisette anni fa, iniziai a fare il giro delle agenzie della mia città, trovando abbastanza presto i primi clienti. L'anno scorso ho iniziato a sgombrare la casa di mio papà, e ho trovato, tra le altre cose, il blocchetto con le mie primissime fatture. Tariffa: L. 10400 (del 1985) a cartella - calcolando l'interventuto aumento del costo della vita, è l'equivalente a circa 13 Euro a cartella o 0,06 euro a parola.


Lo hai detto tu stesso: 30 anni fa. Tutt'altre condizioni, tutt'altro mercato del lavoro: il paragone è improponibile.

Altro punto: "nessuno è disposto a far lavorare traduttori esordienti che si presentano con tariffe di 0,10 o anche 0,05". Può darsi, in Italia (ma ne dubito: aziende serie ce ne sono anche lì). Ma nessuna azienda seria prende nemmeno in considerazione i traduttori che si svendono a 0,01 , 0,02 o simili: i loro curricula vengono direttamente cestinati.


Un conto è proporsi a quella tariffa (cosa che non ho mai fatto e che trovo, come te e come qualunque adulto assennato, suicida), altro conto è farsi avanti come traduttori esordienti senza menzionare tariffe, o proponendone di più alte ma finendo per accettare quelle, anche molto basse, che vengono proposte. Il mio discorso era in quest'ottica "passiva".


E l'esperienza acquisita lavorando a certe tariffe e per certe agenzie è dannosa - nel senso che citare come referenze certe agenzie e certe persone è peggio che dichiarare di non avere esperienza: equivale a dichiarare che non solo non si ha alcuna esperienza di valore, ma che si è disposti a farsi sfruttare per due soldi.




Capisco la scarsa fiducia in un esordiente, ma non è detto che tutti siano così scemi da scrivere nel cv "ho lavorato per la notoriamente fetente agenzia ACME a 0,01 centesimi a parola, è stato fichissimo". I più furbi possono trasformare quel periodo X in un primo abbozzo di aree di specializzazione, senza fare nomi - o almeno senza citare le tariffe.

Comunque, per tagliare la testa al toro: vedendo che molti deplorano questo tipo di scelte nella convinzione che non portino a nulla e facciano solo male, sono intervenuto per suggerire (anche a ipotetici altri giovani lettori) che no, non è necessariamente così, che io ho ci ho provato e a me è andata bene, mi sono lasciato alle spalle in fretta e senza troppi dolori quel primo periodo di "stage" (in fondo, sempre lavoro sottopagato è). E resto convinto, in attesa di proposte e smentite, che un giovane che voglia intraprendere questa professione oggi non abbia molte alternative.

Se pensate che questo atteggiamento sia deleterio per il mercato, forse la soluzione non è (o non è solo) dire ai giovani "non fatelo!" senza proporre alternative alla domanda "e allora, che facciamo?".

Chi vivrà vedrà!


[Modificato alle 2011-10-25 23:39 GMT]


 
Luca Tutino
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Forse nella bambagia funziona. Ma comunque non conviene! Oct 25, 2011

Gli interventi di Gianluca sono interessanti: in sostanza si vede che ProZ offre la possibilità di fare un tirocinio semigratuito a condizioni migliori di quelle offerte da moltissime non agenzie italiane.

Ma si tratta pur sempre di un tirocinio semigratuito, probabilmente con la cameriera della mamma che nel frattempo ci rifà il letto. E in mancanza di uno specifico accordo di supervisione, anche in condizioni di massima comodità le traduzioni eseguite a quelle non tariff
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Gli interventi di Gianluca sono interessanti: in sostanza si vede che ProZ offre la possibilità di fare un tirocinio semigratuito a condizioni migliori di quelle offerte da moltissime non agenzie italiane.

Ma si tratta pur sempre di un tirocinio semigratuito, probabilmente con la cameriera della mamma che nel frattempo ci rifà il letto. E in mancanza di uno specifico accordo di supervisione, anche in condizioni di massima comodità le traduzioni eseguite a quelle non tariffe non saranno professionali. Nel migliore dei casi saranno ottime prestazioni di un apprendista, ma non offriranno il livello di responsabilità, disponibilità e costanza atteso da un professionista, magari neolaureato, che si impegna per una tariffa professionale.

Inoltre anche le condizioni di lavoro saranno disumane. Perché il committente che cerca di imporre compensi da sfruttatore spesso è anche uno schiavista, e pretende volumi esagerati in tempi inesistenti, presenta fax illegibili in cinglese o CAT inutilmente lenti e ultracomplicati, paga a babbo morto e contesta i congiuntivi usati secondo le più ovvie regole della sintassi...

Eppure con un po' di fortuna, se ci si trova nella bambagia e si sa ingoiare qualsiasi rospo, la strategia del centesimo di Paperone nel Klondike può anche funzionare. Ma anche in questo caso sarebbe molto più saggio e produttivo studiare e approfondire un settore specialistico, (con la fatica passata per "accumulare esperienza" a $0,01/w si potrebbe forse prendere una seconda laurea) e poi dimostrare la competenza acquisita mediante i numerosi mezzi oggi disponibili grazie alla rete, dai CV mirati, ai blog ecc., puntando a clienti da 18 centesimi di Euro a parola (specie se hai la giusta seconda laurea) o almeno $0,18 (v. questo recente post).

My 2c
Luca

[Edited at 2011-10-26 03:29 GMT]
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Massimo Rippa
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No la tariffa che ti hanno proposto è bassa. Oct 26, 2011

ann cattaneo wrote:

Dal momento che ho iniziato da poco e che sto ancora cercando di capire molte questioni, tra cui quella riguardante le tariffe, mi chiedo se $0,03 a parola per la combinazione inglese>italiano sia, non dico una tariffa diffusa, ma almeno proponibile da parte di un'agenzia.


Ciao, la tariffa che ti hanno proposto è fuori mercato, dagli USA la media proposta dal committente ascoltando una base di potenziali acettatari del lavoro mooooolto larga (una base che comprende sia traduttori agli inizi che linguisti con la massima esperienza) è 0.08-0.15 $ cents o anche più.

Invito i colleghi a ignorare le numerose provocazioni di chi ha usato questo thread non per dare aiuto al topic starter ma per proporre le sue tariffe ribassate e fuori dalla realtà.





[Edited at 2011-10-26 02:00 GMT]


 
Chiara Foppa Pedretti
Chiara Foppa Pedretti  Identity Verified
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Non sono d'accordo Oct 26, 2011

Gianluca Attoli wrote:
Comunque, per tagliare la testa al toro: vedendo che molti deplorano questo tipo di scelte nella convinzione che non portino a nulla e facciano solo male, sono intervenuto per suggerire (anche a ipotetici altri giovani lettori) che no, non è necessariamente così, che io ho ci ho provato e a me è andata bene, mi sono lasciato alle spalle in fretta e senza troppi dolori quel primo periodo di "stage" (in fondo, sempre lavoro sottopagato è). E resto convinto, in attesa di proposte e smentite, che un giovane che voglia intraprendere questa professione oggi non abbia molte alternative.
[Modificato alle 2011-10-25 23:39 GMT]


Gianluca, scusa, ma non mi sembra che ti sia andata così bene, visto che dici in un altro post che dopo 4 anni di professione ti consideri ancora un esordiente e che pratichi ancora tariffe molto basse...!
Anch'io ho cominciato a muovermi nel settore 4 anni fa, e ti confermo che non ho mai accettato di lavorare al di sotto di 0,05 €/parola, anzi, ho ben presto trovato diversi clienti disposti a pagarmi di più! Quindi, ai giovani che vogliono intraprendere questa professione oggi, io dico che di alternative ce ne sono, anche se magari è più difficile scovarle!


 
Gianluca Attoli
Gianluca Attoli  Identity Verified
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precisazioni Oct 26, 2011

Solo due precisazioni rivolte a Chiara e indirettamente ai due post precedenti, mi devo essere spiegato male. Non vorrei continuare a mantenere la discussione su questo, ma al tempo stesso non voglio lasciare malintesi e non voglio essere frainteso.

Ho usato "esordiente" nei confronti della mia situazione attuale in senso parzialmente ironico, è ovvio che non mi considero uno sprovveduto totale al pari di qualche anno fa, ma nemmeno sento di conoscere la professione bene come un co
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Solo due precisazioni rivolte a Chiara e indirettamente ai due post precedenti, mi devo essere spiegato male. Non vorrei continuare a mantenere la discussione su questo, ma al tempo stesso non voglio lasciare malintesi e non voglio essere frainteso.

Ho usato "esordiente" nei confronti della mia situazione attuale in senso parzialmente ironico, è ovvio che non mi considero uno sprovveduto totale al pari di qualche anno fa, ma nemmeno sento di conoscere la professione bene come un collega che la pratica da decenni. Com'è ovvio e, suppongo, salutare che sia. 4 anni sono ancora pochi e ho tantissimo da imparare, in questo senso mantengo ancora un pezzettino della mentalità da esordiente quanto a curiosità e necessità di capire ancora i meccanismi di certi aspetti di questa professione, tutto qui.

Anche il riferimento alle mie tariffe attualmente "molto basse" era ironico e riferito a come le commenterebbero molti colleghi abituati a tariffe stellari. Fuor d'ironia e tanto per chiarezza, sono tariffe medie (d'accordo, magari un po' bassine, ma nella media) e per quello che mi riguarda soddisfacenti, come se ne vedono sui profili di tantissimi colleghi anche molto più avviati del sottoscritto. Con alcune agenzie, specie ultimamente, riesco a praticarne di più alte.

Insomma: non vorrei che la mia apologia di queste benedette tariffe basse da esordienti sia stata intesa come il rant di un mantenuto che abbia potuto permettersi 3 anni su 4 di lavoro sottopagato perché coccolato "nella bambagia". Sia perché non era questo il senso, sia perché, per quello che mi riguarda, non lo ero (non ho mai detto che all'epoca riuscissi a fare delle traduzioni la mia unica occupazione).

Semplicemente, e qui abbandono la discussione ché i termini sono più che chiari (e come si dice, "chi vuol intendere intenda"), io difendo l'accettabilità per qualche mese, un anno al massimo, di tariffe del genere, tutto qua, per poi transitare il prima possibile verso altri lidi, consci dell'esistenza di clienti "veri" e agenzie migliori e con standard qualitativi ed economici più alti. Su 4 anni ho passato si e no metà del primo anno (tarda primavera e tutta l'estate) lavorando a 0,01 - 0,03 centesimi, dopo di che ho capito presto (no, non dopo 4 anni: prima) come regolarmi. Senza "bambagia".


[Modificato alle 2011-10-26 08:42 GMT]

[Modificato alle 2011-10-26 09:21 GMT]
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Gianluca Attoli
Gianluca Attoli  Identity Verified
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. Oct 26, 2011



[Modificato alle 2011-10-26 09:09 GMT]


 
alessandra nespoli
alessandra nespoli  Identity Verified
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Valore formativo? Oct 26, 2011

Non entro nel merito delle scelte dei singoli, perché ognuno - giustamente - gestisce la sua vita commerciale e professionale come vuole e come può.
Il senso di queste discussioni secondo me è parlarne apertamente in modo che magari qualcuno possa farsi un'idea più chiara delle varie sfaccettature del mercato della traduzione.
Sicuramente non è quello di far cambiare idea a nessuno.

Quello che mi chi
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Non entro nel merito delle scelte dei singoli, perché ognuno - giustamente - gestisce la sua vita commerciale e professionale come vuole e come può.
Il senso di queste discussioni secondo me è parlarne apertamente in modo che magari qualcuno possa farsi un'idea più chiara delle varie sfaccettature del mercato della traduzione.
Sicuramente non è quello di far cambiare idea a nessuno.

Quello che mi chiedo in merito a tariffe da 1-3 cent/parola, è quale possa essere il valore formativo di un'esperienza del genere.
Fuor di polemica, non capisco la dinamica: se un'agenzia paga una cifra del genere (suppongo proporzionalmente al suo budget), potrà pagare un revisore che sistemi il lavoro dell'esordiente di turno, fornendo poi al traduttore una qualche forma di feedback (feedback che sarebbe appunto il controvalore in cambio del quale si accetta di lavorare a certe tariffe)?

In altre parole, un'agenzia che paga poco il traduttore, generalmente esce a prezzi bassi e ha esigenze qualitative basse.
Come può essere un'esperienza formativa per un traduttore?

E in più, l'esordiente di turno non rischia in questo modo di farsi fuorviare, vale a dire non rischia di convincersi che il mercato della traduzione sia quello (sia in termini economici, che in termini di qualità), perdendo la visione d'insieme e senza rendersi più conto che il mondo delle traduzioni è anche quello.
Perdendo anche così la capacità e lo stimolo a migliorare, e lavorare sempre meglio.
A volte leggendo queste discussioni, sembra che tutto considerato la possibilità di alzare le proprie tariffe dipenda esclusivamente dalla mole di esperienza che si riesce a produrre, in termini di anni e di righe del cv.
Tralasciando il fatto che l'esperienza fine a se stessa non serve a nulla.
Serve un'esperienza formativa che permetta di imparare, di lavorare meglio e di fornire un prodotto sempre migliore.
E questa - per mia esperienza - difficilmente si ottiene presso agenzie che forniscono prodotti di qualità bassa.


[Modificato alle 2011-10-26 09:17 GMT]
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Gianluca Attoli
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Oct 26, 2011

-

[Modificato alle 2011-10-26 10:21 GMT]


 
alessandra nespoli
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? Oct 26, 2011

Hai spostato il tuo post in risposta al mio?

 
Gianluca Attoli
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Scusami Oct 26, 2011

No, non l'ho fatto apposta. Sono desolato, ma stamattina la mia linea internet è martoriata dalla transizione a un altro abbonamento che ho sottoscritto, deve essere successo qualche casotto con le pagine...

[Modificato alle 2011-10-26 10:33 GMT]


 
alessandra nespoli
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Non importa Oct 26, 2011

Non importa, ho chiesto solo perché non capivo.

 
Laura Gentili
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Esperienza fine a se stessa Oct 26, 2011

A_Nespoli wrote:
Tralasciando il fatto che l'esperienza fine a se stessa non serve a nulla.
Serve un'esperienza formativa che permetta di imparare, di lavorare meglio e di fornire un prodotto sempre migliore.
E questa - per mia esperienza - difficilmente si ottiene presso agenzie che forniscono prodotti di qualità bassa.


[Modificato alle 2011-10-26 09:17 GMT]


Questo è anche il mio pensiero. Insegno in un master per traduttori e mi è capitato di vedere corsisti che magari lavorano da anni ma la qualità dei risultati è scadente. Modificare le cattive abitudini di queste persone è molto più difficile che plasmare un neolaureato senza esperienza ma anche senza deformazioni.
L'esperienza di per sé NON è un valore. Prima la qualità e poi la quantità. Nel nostro master iniziamo facendo tradurre 300 parole alla settimana perché se si impara a lavorare bene poi si può aumentare la produttività, non il contrario.

Laura


 
Chiara Gallese
Chiara Gallese  Identity Verified
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Verissimo Oct 26, 2011

Laura Gentili wrote:

L'esperienza di per sé NON è un valore. Prima la qualità e poi la quantità.
Laura


Magari tutti la pensassero come te. Il problema è che tutti vogliono referenze e un tot di anni di esperienza come traduttore professionale, altrimenti cestinano il CV.


 
Luca Tutino
Luca Tutino  Identity Verified
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Tempo perso Oct 26, 2011

Gianluca Attoli wrote:
Su 4 anni ho passato si e no metà del primo anno (tarda primavera e tutta l'estate) lavorando a 0,01 - 0,03 centesimi.


Ognuno è libero di fare quel che vuole, ed ogni percorso comprende giustamente anche tentativi ed errori. Comunque penso che avresti potuto utilizzare il tuo tempo e le tue energie in modo decisamente più produttivo.

Il discorso può cominciare ad avere un senso se si parla di prime esperienze sui 5 centesimi di euro per arrivare a circa il doppio in capo a qualche mese. Ma qui mi pare di avere letto di 1 o 2 centesimi di dollaro...

Ciao,
Luca


 
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